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"Personaggi in carne ed ossa, sapientemente
restituiti attraverso un uso perito del panneggio e della figura, i ritratti
che Claudia Del Bono decide
di sospendere in gelatina rossa, isolandoli, quasi in un processo di congelamento
sul fondo monocromo ad olio che caratterizza molti dei suoi quadri di
figura, nonché le nature morte. Un effetto di stranicimento pervade
l'osservatore: egli viene catturato dalle pieghe di un panneggio nella
postura specifica del personaggio, dalle rughe del suo volto, ma altempo
stesso è come se fosse scaraventato in uno spazio dove il fondale
rosso su cui campeggiano i grandi ritratti vale quale metafora di ciò
che essi furono e di quello che saranno. Inquietante il gioco sottile
che l'artista instaura tra reale ed irreale: i personaggi quasi sempre
amici e conoscenti, come ricordano i titoli (Esmeralda, Lauretta...),
estraniati da ogni contesto quotidiano vivono una vita autonoma, icone
galleggianti e virtuali di una nuova era."
Manuela Cusino
marzo 2002
dalla mostra: "BUZZETTA / DEL BONO / GUAZZORA
/ OLIVIERI"
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