La storia in pillole

Il Mito di Crono
1987

CRONO

Nella mitologia greca Crono (o Kronos) era il figlio minore di Gaia o Gea (la terra) e di Urano (il ciclo). I titani (giganti) erano i più intelligenti figli di Gaia e Urano, la prima coppia divina, e benché Crono fosse il minore, la sua ribellione contro Urano lo fece diventare rè.
Tutti i figli di Urano erano imprigionati nel corpo di Gaia. Per porre fine a questa scomoda situazione, la dea diede a Crono una falce e quando la coppia si incontrò nuovamente, questi assalì Urano e lo evirò, assumendo così il controllo del mondo.
Quando Crono gettò via i genitali del padre, le gocce di sangue diedero origine alle ERINNI (le Furie) e a una serie di giganti e ninfe. In un'altra versione della leggenda. Crono gettò i genitali in mare, ove la spuma si raccolse intomo a essi generando la dea dell'amore AFRODITE.
Il regno di Crono divenne ben presto dispotico come quello di Urano. Egli ricacciò i giganti, compresi i CICLOPI, nel sottosuolo e avendo saputo da Gaia che uno dei suoi figli lo avrebbe deposto, li inghiottiva appena nati.
Divorò così i figli che sua moglie Rea gli diede ESTIA, DEMETRA, ERA, ADE, POSIDONE e ZEUS - a eccezione di quest'ultimo, cui Rea sostituì una pietra avvolta in fasce.
Zeus fu dunque allevato in segreto e infine, con l'aiuto dei titani, precipitò Crono nell'abisso del Tartaro ove giganti con cento braccia furono incaricati di fargli la guardia. In un'altra versione del mito. Crono fu esiliato in un'isola presso la Britannia, ove dormiva con i suoi seguaci.
Secondo il poeta greco Esiodo, vissuto intomo al 700 a.C., i primi uomini furono contemporanei di Crono e vissero durante l'età dell'oro, liberi dalle preoccupazioni e dalla fatica. In effetti Crono era probabilmente una divinità venerata prima dell'arrivo dei greci e pertanto avrebbe dovuto essere deposto per consentire l'avvento di Zeus e degli dèi olimpici (cioè quelli che risiedevano sul monte Olimpo).

--------

torna alla Copertina