La luna e il tempo

"Che fai tu, Luna, in ciel?
'Dimmi, che fai, silenziosa Luna?".

                        Giacomo Leopardi

Selene è la personificazione della luna piena, insieme ad Artemide (la luna crescente), alla quale è a volte assimilata, ed a Ecate (la luna nuova). La dea viene generalmente descritta come una bella donna con il viso pallido, che indossa lunghe vesti fluide bianche od argentate e che reca sulla testa una luna crescente ed in mano una torcia. Molte rappresentazioni la raffigurano su un carro trainato da buoi o su una biga tirata da cavalli, che
insegue quella solare.
La luna è un astro che cresce, cala e sparisce; la sua vita è soggetta alla legge universale del divenire, della nascita e della morte. Precisamente come l'uomo, la luna ha una "storia "che termina con la morte.
Ma questa morte è seguita da una rinascita: la luna nuova. La scomparsa della luna nell'oscurità non è mai definitiva. La luna rinasce dalla propria sostanza, in virtù del proprio destino.
Questo eterno ritorno alle sue forme iniziali, questa periodicità senza fine, fanno sì che la luna sia per eccellenza l'astro dei ritmi della vita. Non c'è dunque da meravigliarsi che domini tutti i piani cosmici retti dalla legge del divenire ciclico: acque, pioggia, vegetazione, fertilità. Le fasi della luna hanno rivelato all'uomo il tempo concreto. Sotto l'influenza del ritmo lunare si coordina tutta una serie di fenomeni. Così da tempi molto
antichi, certo fin dall'epoca neolitica, contemporaneamente alla scoperta dell'agricoltura, lo stesso simbolismo collega tra loro la Luna, le Acque, la Pioggia, la fecondità delle donne, quella degli animali, la vegetazione, il destino dell'uomo dopo la morte e le cerimonie iniziatiche.
La luna misura, ma unifica anche; le sue forze o i suoi ritmi, riducono alla stesso denominatore una moltitudine infinita di fenomeni e di significati. Il cosmo intero diventa trasparente e soggetto a leggi. Il mondo non è più uno spazio infinito, ma luogo dove si distinguono coordinazioni ed equivalenze.
Il divenire è la norma lunare. Che venga osservato nei suoi momenti drammatici, nascita, pienezza e scomparsa dell'astro o percepito per intuizione come la canapa di cui sono orditi i fili del destino questo dipende dalle capacità mitiche delle diverse popolazioni e dal loro livello culturale. La luna ripartisce, fila, misura, alimenta, feconda, benedice, riceve le anime dei morti, inizia e purifica.
La luna viene concepita nei miti come un enorme ragno, perché tessere non significa soltanto predestinare e riunire insieme realtà diverse, ma anche creare, far uscire dalla propria sostanza.

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Catalogo
Il Mito di Selene
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2010