Amione, Casassa Mont, Marangoni, Rey

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L'apparimento di queste quattro pittrici ceramiste è, mi auguro, l'inizio di altri appuntamenti che vogliono far conoscere gli elementi dei laboratori di Ceramica dell'associazione Gli Argonauti.

Vorrei sottolineare, prima di presentare le personalità delle autrici, come il loro risultato sia conseguente all'aggregamento alchemico di questa "bottega", dall'aver abitato armonicamente questo spazio di lavoro e di sperimentazione per cui mi sento di definire questa mostra un successo di tutti: un successo dell'Associazione, un successo di Lucio De Maria che queste attività ha fortemente sostenuto ed anche della sensibilità dei vari amministratori della città che hanno praticato una politica culturale d'avanguardia.
Verso il 1490 Lorenzo dei Medici nel ringraziare un Malatesta per il dono di certi vasi, scrive che gli procurarono un piacere maggiore "che se fussino de argento", poiché la ceramica sino a pochi secoli fa era tenuta in grande rispetto, alla stregua delle altre manifestazioni dell'arte.

Le quattro artiste che oggi espongono, oltre a considerare il manufatto ceramico un supporto alla loro pittura, hanno un minimo denominatore comune, il rigore e la pazienza; come l'opera di una filatrice intenta a tessere un arazzo, filo dopo filo, colore dopo colore, questa tessitura cromatica che ondeggia sopra i loro supporti di argilla è composta di tutte le loro vibrazioni, dei loro sentimenti, del loro rifiuto…

 

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