Il fascino delle Muse
«Con una fronda di mirto giocava
ed una fresca rosa;
e la sua chioma
le ombrava lieve e gli omeri e le spalle».

Archiloco


II fascino delle Muse si identifica con i versi di Archiloco, con una misura espressiva che unisce il Mito alla realtà attuale attraverso l'interpretazione degli artisti contemporanei, all'impiego di materiali che permettono di delineare immagini dalla magica suggestione formale. Con gli «Argonauti» ritorna l'appuntamento con la Mitologia, con le antiche testimonianze e memorie tramandate nel tempo, con una rappresentazione caratterizzata dalle opere in ceramica di
                      Elisa Bona, Enrica Campi, Vera Quaranta e Nino Ventura
.

Un appuntamento che, come nelle precedenti edizioni, si completa con la presenza di
quattro altri autori, selezionati tra gli iscritti ai laboratori dell'Associazione Culturale
«Gli Argonauti». Si può così vedere l'acquarello «Intorno alla fonte azzurrina...» di

Laura Gorrea
, l'acquaforte e acquatinta «La città delle Muse» di Renato Migliari, i lavori
in ceramica «Le Muse» di
Susanna Locateli, e «Memoria gestante» di Raquel Nollmann.

Con questa rassegna si ritorna, quindi, alla Mitologia e, in particolare, alle nove Muse,
figlie di Zeus e Mnemosine (Giove e la Memoria). Quali ninfe delle acque, risiedevano alle fonti Aganippe e Ippocrene, sul Monte Elicona (in Beozia), e la fonte Castalia sul Parnaso,
il monte sacro ad Apollo, il dio che guidava i loro canti e le loro danze. Le Muse, che rappresentano ogni ramo della cultura artistica, «presiedono al pensiero in tutte le sue forme: eloquenza, persuasione, saggezza, storia, matematica, astronomia». E, ha scritto Tacito: «
Per me desidero solo che le dolci Muse, come le chiama Virgilio, mi portino in
quei luoghi sacri e alle loro fonti, lontano dalle ansie e dagli affanni e dalla necessità di
fare ogni giorno qualcosa contro voglia
». Ogni divinità ha perciò una propria collocazione
e definizione. E così
Calliope (accompagnata dalla tromba, regge una corona di alloro)
è la musa della Poesia Epica e
Polimnia, invece, è la musa della Pantomima ed è
raffigurata con un organo.
Euterpe, musa della Musica o della Poesia lirica, è corredata
da un flauto e nei capelli ha ghirlande di fiori, mentre
Tersicore è la musa della Danza
ed
Erato, vista con un tamburello o con la lira, esprime l'intensità della Poesia amorosa.
E, poi, s'incontrano la musa della Tragedia
Melpomene, definita da una maschera tragica; la musa della Commedia Talia, con maschera teatrale; la musa dell'Astronomia Urania, con globo e compasso e, inoltre, la musa della Storia Clio, accompagnata da un cigno o
da una tromba. Come nel bassorilievo su un sarcofago nella Cattedrale di Palermo, ogni figura
......continua

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Catalogo
Il Mito delle Muse
pagina 2/11
2011
Recensione di Angelo Mistrangelo